giovedì 21 gennaio 2016

Unioni Civili, perchè non c'è da festeggiare

iniziativa bolognese in favore del Matrimonio Egualitario. 


Accadrà per la prima volta il 28 Gennaio 2016, ormai ci siamo: il Parlamento italiano si troverà finalmente a discutere la Legge sulle Unioni Civili dopo decenni di battaglie e nessun risultato ottenuto.

Sarebbe bene chiedersi il perché, ma forse è meglio rimandare la riflessione a tempi futuri non sospetti, visto che l’occasione di ridurre le diseguaglianze tra cittadini eterosessuali e cittadini omosessuali, ad oggi, sembra esser ghiotta, e non vorrei fare il guastafeste.

E’ la volta buona? Non potremo dirlo finchè il Disegno di Legge Cirinnà non verrà approvato nelle due Camere parlamentari. Il nodo più complicato da sciogliere è legato al contenuto dell’eventuale Legge: pare ci sia un tentativo tutto interno alla maggioranza, portato avanti da diversi Senatori del Pd autodichiarati cattolici, di cancellarne l’articolo 5 (che tutelerebbe i minori nati e/o cresciuti in famiglie omogenitoriali e che vedrebbe l’introduzione dell’istituto della stepchild adoption). 

Per comprendere meglio il significato di “stepchild adoption”, che tradotta volgarmente vuol dire “adozione del figlio del partner”, occorre scomodare una famiglia, anzi, La Sacra Famiglia. Ebbene sì, l’esempio più popolare di stepchild adoption non è altro che l’adozione di Gesù Bambino da parte di San Giuseppe; già, proprio lui, l’umile carpentiere che, pur non essendo il suo padre biologico, lo crebbe felicemente e lo amò più di ogni altra cosa. 

Eppure questa locuzione anglofona fa paura a tutti i politicanti italiani con un marcato e ostentato credo religioso. Perché? Tante sono le risposte che puntualmente vengono date dai diretti interessati: nessuna di esse, però, risulta credibile. Una cosa è certa. Dietro le polemiche sulla stepchild adoption si nasconde, spesso, lo spettro delle adozioni gay che, occorre ricordare se non altro per onestà intellettuale, purtroppo non sono oggetto di discussione nel DDL Cirinnà (ma sono lo stesso l'incubo di alcuni).

Detto ciò, bisogna altrettanto onestamente ribadire che il matrimonio egualitario e la possibilità di adottare rappresenterebbero l’unica vera svolta per la comunità lgbt. 

Devo dire la verità, proprio per questo motivo non appoggio convintamente la proposta di legge che è in procinto di essere discussa. Sotto sotto è una legge che ci discrimina, pur riconoscendoci dei diritti. Da cittadino omosessuale non mi piace immaginare che la mia futura famiglia nasca, per la legge italiana, attraverso una “specifica formazione sociale” e non attraverso un matrimonio. 

Perché, in quanto gay, devo essere considerato cittadino di serie B? Davvero devo accontentarmi se grazie al DDL sulle Unioni Civili avrò raggiunto la piena parità sui diritti fiscali, sui diritti di reversibilità e sui diritti previdenziali? 

Io non credo ci sia da festeggiare per questa contrattazione al ribasso fatta sulla nostra pelle, ma ritengo utile allo stesso tempo far sentire la mia voce insieme a quella di tutte le persone che vogliono lasciarsi alle spalle una stagione di diritti negati. 

E’ giusto anche vigilare sull’attività del Parlamento nei giorni che seguiranno, poiché è altissimo il rischio che il DDL Cirinnà venga stravolto e approvato in una sua versione insignificante, se non addirittura dannosa.

Il dato politico vede il Movimento Cinque Stelle compatto (dovrebbero esserci, a meno di sorprese, 35 voti favorevoli su 35 Senatori, il 100%) in Senato, Aula in cui al momento la maggioranza su questo tema sembra vacillare a causa di diverse decine di Senatori del Pd che sembrano essere contrari o indecisi. 

Per concludere, faccio soltanto una precisazione: la legge sulle Unioni Civili tutelerà in modo specifico solo alcuni diritti delle persone lgbt, equiparandole parzialmente alle persone eterosessuali. 

Tuttavia la piena parità, anche in caso di approvazione del DDL Cirinnà nella sua versione completa, non verrà raggiunta. Per quella occorrerà una legge sul Matrimonio Egualitario.

Semmai avverrà questo miracolo in un futuro lontano, allora sì che sarà il caso di festeggiare. 

iniziativa bolognese e nazionale in favore delle Unioni Civili.


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