lunedì 18 aprile 2016

Piazza Liber Paradisus, un banchetto pieno di rabbia si è trasformato in una giornata carica di ottimismo


Anche questa mattina, così come succede quasi tutti i giorni ormai da diversi mesi, eravamo presenti con un nostro banchetto, posizionato stavolta davanti agli uffici comunali di piazza Liber Paradisus.

In tantissimi si sono avvicinati al nostro gazebo informativo, e tutti hanno esordito più o meno così: "Dovete mandarli via, questa volta siamo fiduciosi perché il vento sta cambiando". 

Sarà, ma una punta di pessimismo, visto il risultato negativo del referendum, ce lo siamo concessi, almeno all'inizio della giornata. Poi, col passare dei minuti e delle ore, i nostri sorrisi sono tornati a risplendere. Tante attestazioni di stima, altrettanti inviti a tenere duro e l'ottima compagnia hanno trasformato una giornata iniziata nel peggiore dei modi (perché, bisogna dirlo, l'astensione è un campanello d'allarme doloroso), in una giornata di felicità e di incoraggiamento.

La strada è lunga, il lavoro da fare è pesante, ma è bellissimo ogni volta osservare e percepire di aver conquistato la fiducia di una persona in più rispetto alla volta precedente. Molti dipendenti comunali sono venuti a raccontarci le loro storie, i loro problemi. Siamo tanti, sempre più vicini alle istanze delle persone, ed è per questo che la gente apprezza il nostro impegno ogni giorno di più, abbandonando quel velo di snobbismo con il quale io per primo, in passato, mi sono fasciato la testa e  coperto gli occhi. Smontato il gazebo, arrotolati tutti i manifesti e ripiegato il tavolino insieme agli altri amici, all'una e mezza me ne sono tornato verso il centro con il sorriso sulle labbra. 

Forse il sole mette di buon umore, forse reagire male ad una sconfitta per la vita democratica del Paese sarebbe soltanto controproducente, ma da oggi archiviamo il risultato negativo del referendum e pensiamo solo al lavoro che ci aspetta al governo della città, perchè sono fiducioso anch'io come i tanti che oggi si sono fermati a ringraziarci per essere sempre presenti: questa volta si può cambiare, e dobbiamo farci trovare pronti. 
Bologna può tornare ad essere la città accogliente, tollerante e culturalmente attiva come quella che è stata grazie alla buona amministrazione del vecchio PCI.



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