martedì 16 febbraio 2016

Dei diritti e delle pene

L'illuminista Cesare Beccaria scriveva: "perché ogni pena non sia una violenza di uno o di molti contro un privato cittadino, dev'essere essenzialmente pubblica, pronta, necessaria, la minima delle possibili nelle date circostanze, proporzionata a' delitti, dettata dalle leggi".

Ecco, vorrei partire da questa citazione per dire la mia sul dibattito in Senato riguardante la Legge sulle Unioni Civili. 

Quelli trascorsi sono stati giorni difficili, lo ammetto. Il post sul blog di Beppe Grillo della settimana appena passata ha dato uno scossone al percorso che il Movimento Cinque Stelle sta intraprendendo nel riconoscimento dei diritti delle persone lgbt. 

Devo altresì rilevare che soltanto due Senatori grillini si avvarranno della tanto contestata libertà di coscienza per nascondere la loro paura (o ignoranza che dir si voglia) nei confronti della stepchild adoption. E' stata una bella dimostrazione di compattezza nei confronti di una legge che, ricordo, è stata presentata dal Pd in seguito ad una mediazione interna al ribasso. 

La stessa Legge, nota ai più come DDL Cirinnà, è ostacolata e combattuta dalla quasi totalità delle destre, ma soprattutto è continuamente boicottata da più di trenta Senatori del Partito Democratico, che sono i peggiori reazionari del Parlamento italiano (su tutti vale la pena scomodare Lepri che indirettamente ha dato del delinquente al suo collega di partito Lo Giudice per aver usufruito della GPA all'estero nel suo progetto di genitorialità col marito).

Tornando all'argomento di oggi, il fatidico canguro (l'emendamento Marcucci), posso dire serenamente che condivido la scelta del M5S di non votare una procedura antidemocratica quale è quella proposta dal Partito Democratico più volte in questa legislatura.

Come ha detto la Senatrice di Sel Loredana De Petris nel suo intervento appena successivo alla dichiarazione di voto di Airola sull'emendamento-Marcucci, "Comprendo il travaglio dei Senatori del Movimento 5 Stelle, che sono a favore dei diritti ma che non desiderano ulteriori strappi alle procedure parlamentari". 

Non trovo giusto nemmeno io utilizzare il canguro per ovviare all'ostruzionismo parlamentare di Senatori coi quali qualche settimana fa il Pd stringeva un patto tra gentiluomini. 

Il Movimento Cinque Stelle si tira fuori da questo giochino tra Renzi, i suoi alleati ufficiali e quelli ufficiosi.

Lo so, probabilmente si allungheranno i tempi per la discussione, legittima, dei singoli emendamenti. Le persone lgbt, forse, dovranno aspettare ancora qualche tempo prima di vedersi riconosciuti quei diritti negati da troppo tempo. Bisogna essere obiettivi però: il Partito Democratico, nella persona del Premier, aveva garantito di approvare la Legge sulle Unioni Civili alla tedesca entro i primi cento giorni di Governo; poi ha rimandato ai primi mille giorni. E ora cerca di scaricare tutte le responsabilità sul Movimento Cinque Stelle che, pur essendo totalmente favorevole al DDL Cirinnà, non si presta a votare un emendamento canguro che, ripeto, non da oggi dichiara di ritenere antidemocratico.

Il machiavellismo, il raggiungimento dei risultati a tutti i costi, non fa parte della politica del M5S. 

Per ricollegarmi alla citazione iniziale di Cesare Beccaria nel suo saggio "Dei delitti e delle pene", affermo che il M5S può essere giustamente accusato di non avere più l'appoggio di due Senatori all'articolo 5 (stepchild adoption) in seguito alla libertà di coscienza sul voto lasciata da Grillo, ma trovo strumentale l'attacco ricevuto in queste ore su una posizione ovvia espressa da Airola a nome di tutto il gruppo parlamentare, e cioè quella di non votare il canguro. Mi spingo oltre: ritengo folle e priva di senso la tesi (espressa da molti, soprattutto nel Pd) secondo la quale il M5S è diventato nemico dei diritti per questa mossa politica. Ecco, questa dietrologia spicciola non la accetto.

Qui nel link trovate l'intervento di Airola relativo al voto sull'emendamento Marcucci.

https://www.youtube.com/watch?v=cgdqandWE9c


Il Senatore Alberto Airola




6 commenti:

  1. Queste le parole di Manlio Di Stefano, che condivido:

    "UN DIRITTO NON SI BARATTA
    Ma fatemi capire, davvero c'è gente così ottusa da non capire che sulle unioni civili chi sta facendo ostruzionismo è solo il Governo perché ha enormi problemi interni alla sua maggioranza?
    Il M5S non ha presentato nessun emendamento di quei 5000 tanto famosi oggi. Perché avrebbe dovuto votare per bloccare la discussione con uno strumento incostituzionale come il "canguro"?
    Lo abbiamo ritenuto schifoso durante la riforma costituzionale e certamente non abbiamo cambiato idea adesso.
    Se il PD vuole approvare questa legge ritirasse i suoi stessi emendamenti e li facesse ritirare ai suoi compari di maggioranza.
    Ma pensa te se ora il messaggio che si vuole far passare è che un partito di opposizione stia bloccando il Senato, cosa impossibile da ogni punto di vista."

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  2. Queste le parole di Alberto Airola, che condivido: "Ho ricevuto insulti oggi per non voler votare un canguro di 500 emendamenti ma sono sempre lo stesso dell'intervento di qualche giorno fa. Hanno distrutto la democrazia con queste pratiche del canguro e dei contingentamenti: un conto è avere di fronte 5000 emendamenti un conto 500. Sono sicuro che proprio voi che non li avete i diritti non li volete ottenere in modo non democratico e autoritario. Li votiamo in un giorno se vogliamo, LI VOTIAMO in poche ore e Grasso può togliere decine di voti segreti, se vuole, come ha fatto con le riforme e in mille altre occasioni.
    La legge la portiamo a casa perché i nostri voti CI SONO, senza dover ricorrere a un vergognoso canguro. Da domani vedrete i voti in aula, tutto il resto è terrorismo."

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  3. Questo il mio pensiero di oggi.
    UNIONI CIVILI:
    Da socio di alcune associazioni lgbt firmatarie del documento che gira da un'oretta, mi chiedo il perché si accusi il Movimento Cinque Stelle di fare della coerenza un lusso a discapito dei diritti.
    Non lo dico con tono polemico, ma é una domanda che mi pongo davvero: qual é il problema nel votare 500 (non 20000) emendamenti in Senato?
    Quanti giorni (perché si tratta di giorni, non di settimane o mesi) in più ci vorranno prima di approvare Il DDL Cirinná se si inizia a votare adesso?
    Perché il dubbio che venga stralciato per colpa degli emendamenti assale il movimento lgbt, che vuole invece il supercanguro?
    Io sono convinto che i numeri degli altri partiti politici per approvare la legge emendata siano gli stessi di quelli che voterebbero l'emendamento Marcucci, nessuno in più, nessuno in meno.
    Preso atto che il capogruppo del Pd Zanda ha chiesto la conferenza dei capigruppo per rinviare la discussione a data da destinarsi, la risposta più plausibile alla mia domanda iniziale é che non ci sono i numeri per approvare la Legge Cirinná con la stepchild adoption.
    E quindi sarebbe inutile utilizzare una procedura antidemocratica come il canguro per cercare di saltare la discussione, perché i numeri, cosí come il pd teme che non ci siano sui singoli emendamenti, non ci sarebbero nemmeno nella discussione finale dopo il supercanguro.
    Penso sia utile partire il prima possibile con le votazioni e non rimandare ancora una volta la discussione, oppure dire chiaramente che i numeri per approvare il DDL Cirinná nella sua versione completa non ci sono.

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  4. Questo il mio pensiero di oggi.
    DDL CIRINNA':
    Potete soltanto immaginare tutte le cattiverie e gli insulti gratuiti che sto ricevendo in queste ore, pubblicamente e privatamente, in ragione di ciò che è accaduto in Senato.
    Ho passato giorni davvero tristi in occasione del dietrofront di Grillo e della libertà di coscienza data ai portavoce sulla stepchild adoption. Quella credo sia stata la pagina più brutta della storia del M5S sulla questione lgbt.
    Devo, tuttavia, rilevare che soltanto due Senatori grillini si avvarranno di quell’ipocrita libertà per votare no ad un istituto giuridico che tutelerebbe le migliaia di bambini già presenti nelle famiglie omogenitoriali.
    Volete sapere se sono stato d’accordo con quel dietrofront del blog? Non lo sono stato e per me è stata la più grande delusione di questa brevissima avventura politica, al punto da aver messo in dubbio la mia prosecuzione.
    Abbandoniamo per un attimo quel sentimento e torniamo ai fatti di queste ultime ore: in Senato il Pd pretendeva che il Movimento Cinque Stelle votasse un emendamento canguro, sapendo che il M5S lo ritiene una procedura antidemocratica.
    La soluzione ci sarebbe stata, ed era quella di votare velocemente (in due, tre giorni) quei 500 emendamenti che il supercanguro avrebbe saltato. Qui, però, la macchina si è inceppata.
    Il Pd ha chiesto il rinvio della discussione e delle votazioni alla settimana prossima, e tutto lo sforzo è finito in una bolla di sapone. Il dubbio che ho espresso ieri era il seguente: la maggioranza che avrebbe votato l’emendamento Marcucci (canguro) non è la stessa che avrebbe rigettato i 500 ridicoli emendamenti votabili in quarantotto-settantadue ore (e quindi entro questo weekend)?
    A questa domanda, secondo me cruciale, nessuno ha risposto, e si è preferito dare contro al Movimento Cinque Stelle anziché fare pressing sul Pd per procedere subito alla votazione.
    Ricordiamoci che il prezzo da pagare avrebbe potuto essere aspettare qualche ora in più per il riconoscimento dei nostri diritti, e invece si è preferito rimandare per cercare, probabilmente, una mediazione al ribasso.
    Chi sostiene che ci sarebbe voluto il voto palese ha tutta la mia comprensione, e su questo posso dire che il M5S, negli anni di esperienza parlamentare, ha presentato una proposta di legge per abrogare il voto segreto, bocciata da tutti gli altri partiti politici.
    Non posso, però, dimenticare che alla fine della discussione di ogni emendamento e prima della votazione finale, se solo 20 Senatori ne facessero richiesta, non si potrebbe prescindere dal voto segreto.
    Detto ciò, mi auguro che la Legge Cirinnà non sia stravolta e venga approvata subito.
    Mi dispiace soltanto che il livore e la contrarietà (rispettabili) ad un ragionamento che ho cercato di fare in assoluta buonafede mi abbiano portato ad essere bersaglio di accuse che nulla hanno a che fare con la mia posizione politica. Quelle qualificano chi le fa, e non chi, con la sua passione e il suo impegno, mette la sua faccia per una battaglia comune.

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  6. Qui l'articolo di Caterina Giusberti su Repubblica Bologna:

    http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/02/17/news/bologna_il_grillino_lgbg_anch_io_dico_no_al_supercanguro_-133619437/

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