lunedì 14 dicembre 2015

Le idee per Bologna che fanno tremare il Pd


Titolo di un articolo del quotidiano Il Resto del Carlino del giorno 8 Dicembre 2015

Un fantasma si aggira nelle sedi del Pd e delle lobby. “Il Pd e l’incubo di una vittoria grillina” ha titolato il Resto del Carlino . L’attacco in batteria di tutti gli esponenti Pd contro il M5S felsineo è la cartina di tornasole del terrore dell’establishment di questo partito. Hanno ragione. Con un sindaco a 5 Stelle per Bologna cambierebbero molte cose.
Qualche esempio:
-Si punterebbe sulla cultura, l’arte, il turismo come fattore di sviluppo per la città e non più sul cemento. Per la gioia delle ‘cooperative’ (le virgolette sono d’obbligo in rispetto ai padri della cooperazione del ‘900). Bologna deve tornare ‘La Dotta’! 
-Opere inutili al centro d’inchieste giudiziarie come il “People Mover” verrebbero messe nel dimenticatoio puntando su una vera riqualificazione del trasporto pubblico locale. 
-Ci opporremmo ad opere altrettanto inutili come il Passante Nord per puntare sempre su sistemi alternativi di mobilità. Bologna è nella pianura padana, una delle zone più inquinate del Mondo e come ricorda uno studio del professor Stale Nayrud della Norvegian University of Life Sciences."Più strade costruisco, più inquinamento creo e quindi maggiori danni economici e sanitari avrò".
-Il potere di Hera Spa, noto poltronificio Pd vacillerebbe. Oggi Bologna è fanalino di coda per raccolta differenziata tra i capoluoghi dell’ Emilia Romagna. Con l’adozione di un serio piano di riduzione rifiuti e sgravi fiscali per i più virtuosi, di sistemi di raccolta porta a porta in tutta la città e l’adozione nel giro di pochi anni della ‘tariffa puntuale’ (più ricicli meno paghi) , gli inceneritori e le discariche Hera avranno sempre meno rifiuti da smaltire e si avvieranno verso la loro naturale chiusura.
-Sempre per la ‘gioia’ di Hera, si avvierebbero studi ed un percorso partecipato per far tornare totalmente l’acqua in mani pubbliche. Inoltre si avvierebbe la graduale sostituzione delle tubature in cemento amianto.
-Decine di migliaia di alberi verrebbero messi a dimora insieme ai cittadini, in aree verdi e dismesse , creando fasce boscate e boschi urbani per dare respiro ad una delle città più inquinate della pianura Padana. Si creerebbe così una coscienza ecologica condivisa fondamentale per affrontare la sfida globale contro i cambiamenti climatici.
- Si fermerebbe il consumo di suolo puntando su ristrutturazioni e la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati.
-Adozioni di sistemi trasparenti e massima concorrenza nel settore appalti per combattere le infiltrazioni mafiose ed evitare che ‘casualmente’ gli appalti finiscano sempre ai soliti. 
-Stop all’emergenza abitativa, oggi in mano a cooperative che lucrano sulla disperazione. 
-Seri progetti d’integrazione per i profughi e migranti , con conseguente stop allo sfruttamento di questa “emergenza”. Fermo stop a clandestinità e irregolari.
-Massima tutela per la scuola pubblica e riqualificazione degli edifici esisenti con un piano per la rimozione dell' amianto. Graduale riduzione del finanziamento pubblico alle scuole private.
-Tutela del piccolo commercio e artigianato. Piano “Zero nuovi centri commerciali”.

Firmato

La lista di candidati che solo gli esterni al M5S di Bologna non conoscono:


Francesco D'Angelo, 
Giulio Cristofori, Giuseppina Marziali, 
Dora Palumbo, 
Cristiano Roncuzzi, 
Francesca Brugi, 
Gianluigi Alvoni, 
Pierluigi Monari, 
Annalisa Grandi, 
Davide De Matteis, 
Mauro Di Carlo, 
Alessandro Savino, 
Rosario Ancora, 
Sandro Piredda, 
Aquilano Molfa,
Federico Mazzoli, 
Stella Dante, 
Mirella Fini, 
Nunziata Candido, 
Andrea Paci, 
Antonio Landi, 
Felice Spampanato, 
Roberto Ledda, 
Luca Chiarini, 
Alessandra Carbonaro, 
Marco Piazza, 
Massimo Bugani.




Scritto il giorno 08 Dicembre 2015

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